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"La caratteristica e il pregio dei racconti brevi di Giulio Nannini consistono nell'immediatezza, nello scorrere tortuoso e asciutto. Possono apparire scarni, semplici, sconcertanti e volutamente criptici. Anche all'interno di una frase brevissima, incisiva fino ad essere fulminea, la psiche del lettore è spronata a viaggiare o ad arrestarsi in seguito a una specie di pugno allo stomaco. Ecco quindi che, pur nell'ambito di poche pagine, può celarsi insito o scaturire un vissuto complesso, ma coinvolgente e che porta a rileggere un racconto per scoprirne i significati più intrinseci. Il linguaggio, a volte immaginifico, è diretto, anche duro, ma senza remore né falsi pudori. Altro punto di forza è la galleria di personaggi presentati. Stupiscono per la capacità di conciliare la verosimiglianza dei loro profili alle assurdità che pensano e agli atti estremi che compiono, lasciando spiazzato il lettore per il freddo cinismo e il compiacimento che provano nel generare dolore e violenza sugli altri."